Die Natisone Tälern bilden eine Voralpenlandschaft, mit kleinen Dörfern, imposanten Wäldern (vor allem aus Kastanienbäumen und Buchenbäumen), weiten und weichen Wiesen.
Die Weiler, wo unsere Häuser sich befinden, lagen auf der turistichen Strasse, die immer wieder Panoramaausblicke bietet, von der friaulanischen Ebene bis zu den slowenischen Gebirgen.
Matajur, Stara baba o Kalona… comunque la chiamiate è la montagna-simbolo delle Valli del Natisone.
Partendo dal rifugio Pelizzo potrete guadagnare la vetta in circa un’ora, per poi godere di un panorama a 360 gradi, dalle Alpi al mare.
Deviate per il ritorno fino ai laghetti e malghe di Mersino, concedetevi una pausa alla Koča – Dom na Matajure e tornate a casa, ristorati negli occhi e nel cuore.
Imperdibile per i più piccoli un’escursione al Centro visite, per conoscere le abitudini dei grandi carnivori che transitano e sostano nella nostra Regione. Gli studenti e i volontari vi illustreranno il lavoro che l’Università di Udine ha svolto in questi anni, oltre e proporvi simpatici giochi per conoscere la vita nel bosco.
C’è il museo all’aperto della Grande Guerra, ma c’è soprattutto un monte che nuovamente unisce i popoli, da percorrere liberamente a piedi lungo i Sentieri di Pace o in mountain bike, per godere del panorama, dell’aria, del volo degli uccelli.
Tre nazioni, 43 tappe, un‘esperienza unica! Questo è l‘Alpe Adria Trail, il percorso a piedi che unisce i ghiacciai del Grossglochner al mare Adriatico e tocca, a metà del suo percorso, le Valli del Natisone e Cividale del Friuli. Da Tolmin, infatti, il percorso sale sul Kolovrat e il monte Cum, arrivando a Tribil superiore, dove si conclude la 27ma tappa: una delle più impegnative e gratificanti dell’intero percorso. Il giorno seguente si prosegue verso Castelmonte, lungo i prati stabili di Tribil inferiore e i camminamenti della Grande guerra, fino alla Città Ducale. Gambe in spalla!
Un fiume dai colori sorprendenti, che alterna forre vertiginose a placidi slarghi dove fare il bagno o pescare. La Nediža, come si chiama qui da noi, è meta degli amanti dell’arrampicata, con le sue palestre di roccia, di chi vuole concedersi una pausa refrigerante con un tuffo in acque limpidissime, di chi vuole percorrere le sue sponde camminando nel silenzio del bosco.
Con una facile passeggiata adatta a tutti si raggiunge una valletta selvaggia, ricca di acqua e di una vegetazione lussureggiante, tanto da richiamare un ambiente fuori dal tempo, quasi preistorico. Si costeggia il torrente fino a raggiungere l’imponente cascata. Sorprendente, in primavera, la fioritura dell‘aglio ursino.
Luogo di culto e di rifugio, sito archeologico e spelelogico, la Grotta d’Antro non mancherà di affascinarvi con il suo mistero e la simbologia arcaica che i suoi affreschi rivelano. Oltre ad un breve percorso speleologico adatto a tutti, infatti, potrete ammirare la chiesetta votiva in stile gotico sloveno e scoprire le stratificazioni iconografiche della „Veronica“ che ritrae il volto di Cristo.
Uno dei più antichi santuari mariani d’Italia, tappa del Cammino Celeste che da Aquileia conduce al Monte Lussari e della Via dei Monti Sacri, che unisce Castelmonte a Marijno Celje e Sveta Gora, in Slovenia. Oltre alla chiesa con la Madonna nera non perdetevi la cripta con il diavolo sconfitto dall’arcangelo Michele, e gli ex voto che fanno di questa chiesa una mirabile galleria di arte naif.
Il museo di paesaggi e narrazioni, è uno spazio espositivo innovativo, che vi introdurrà alla cultura delle Valli del Natisone attraverso installazioni multimediali, video-interviste, cartoline sonore in un’esperienza coinvolgente ed inattesa.
Imperdibile il live painting di Cosimo Miorelli che accompagna “La lingua nel tempo”.